martedì 28 gennaio 2014

Quokka: l'animale più felice del mondo... e uno dei più in pericolo...

Sta spopolando sul web da qualche settimana questo stranissimo animale: il Quokka. A prima vista, o di certo vedendolo di sfuggita nei suoi habitat, in Australia, sembrerebbe un normalissimo animale... ma sorride! Sorride sempre in qualsiasi momento, o almeno le foto scattate ci fanno credere questo, quello che è certo è che emana una tenerezza incredibile, trasmette tranquillità e pace, insomma un animale veramente desiderabile.


Ci sono foto di esemplari di Quokka che sorridono quando dormono, quando mangiano, quando si mettono in posa per essere immortalati dalle fotocamere degli studiosi e ricercatori che si avventurano nei pochi luoghi in cui è ancora presente questa specie.


E il problema è proprio questo, infatti, il quokka è classificato tra le specie a rischio estinzione, per il ristretto numero di esemplari. Vive solo sulle numerose isole vicino alla costa dell'Australia e non riesce a sopravvivere sul continente a causa dei predatori. Rappresenta quindi due facce della stessa medaglia: la felicità apparente che lo contraddistingue con il sorriso; la tristezza per il pericolo di scomparire dalle specie viventi.
Come per noi umani quindi nasconde un lato infelice dietro alla solarità del suo viso...


Le foto sono state prese dal sito: http://www.tgcom24.mediaset.it/

lunedì 27 gennaio 2014

Influenza della tecnologia o influenza da tecnologia?

Influenza della tecnologia o influenza da tecnologia?
La differenza sta in una semplice proposizione, ma è molto grande e allo stesso tempo legata al nostro destino e al nostro utilizzo della tecnologia.

Al giorno d'oggi diventa normale comprarsi o farsi regalare un cellulare, per la precisione smartphone. Sono dei cellulari così intelligenti che nasce persino il dubbio se siano più intelligenti loro o il loro padrone, però capita spesso che ci dimentichiamo di mantenere un interesse distaccato verso di essa.
E' vero, ormai la tecnologia è diventa un mezzo di lavoro, ed è difficile distaccarsi da essa, anche in funzione del fatto che ci sostiene. Però dobbiamo imparare a capire che non è tutto, bisogna riscoprire il piacere di leggere un libro, di guardare fuori dal finestrino in pullman, volando con la fantasia e origliando le conversazioni delle altre persone, invece che ascoltare musica e chiuderci nel nostro mondo.

Per questo ho deciso di mostrarvi questa foto, la scommessa di un ristorante che vuole farci ritrovare il valore di stare insieme, di conversare allegramente e di non "chiuderci" utilizzando uno smartphone. Parlare è bello, ti fa scoprire le altre persone, che dichiariamo nostri amici, ma che molto spesso non conosciamo a fondo... il mio invito è proprio questo, di parlare un po’ di più e di iniziare a sostituire venti minuti di utilizzo del cellulare con conversazione o con la lettura di un libro, non è molto ma è un piccolo passo per iniziare.

E mi raccomando, chi perde paga il conto!


Due modi diversi di vedere il mondo...

Vorrei iniziare commentando due delle immagini che mi abbiano più stupito nei miei numerosi giri sul web: due cartine del mondo... ma che lo rappresentano in modo particolare.
La prima è la rappresentazione della "Pangea", il super continente della terra presente durante l'età del paleozoico, ma non dilunghiamoci su questo. Piuttosto guardiamo a come gli autori della cartina si siano divertiti a rintracciare quelli che oggi sono i confini tra i vari stati. E' stato di sicuro un bel lavoro, ma quello che possiamo cogliere dal risultato è ancora più grande.
Siamo tutti figli di uno stesso stato, il caso e il movimento delle zolle terrestri hanno poi voluto che si formassero i continenti e che la divisione in vari stati diventasse strategica, ma non dobbiamo mai dimenticarci che facciamo tutti parte dello stesso pianeta. E non per lasciarmi andare troppo all'ecologismo, sarebbe anche meglio se ci ricordassimo di trattarlo meglio ogni tanto...


La seconda immagine la trovo ancora più spettacolare a mio avviso. Come bene sappiamo la Terra si trova nel sistema solare, grazie ai viaggi spaziali siamo riusciti ad averne immagini esterne provenienti dagli astronauti, ma quello che la cartina ci dimostra e ci ricorda è che il modo di guardare lo spazio è relativo. La frase che ho appena scritto ha un sacco di sfaccettature, e sarebbe riduttivo dire di poterle analizzare tutte. Guardiamo al nostro pianeta con occhi diversi e potremo scoprire come non siamo così distanti come credevamo dai nostri compagni che vivono in altre parti del mondo.
Con quest’ultimo invito vi lascio a riflettere, ditemi cosa ne pensate, come lo guardate voi il mondo?


Ho preso le due immagini da questo sito: http://asheepnomore.net/2013/12/29/40-maps-will-help-make-sense-world/
E' un insieme di 40 cartine molto particolari, ne commenterò altre prossimamente, a presto!